UN ALBERO PER IL FUTURO
Progetto Nazionale di educazione ambientale 2020-2023

Il progetto dei Carabinieri Forestali si propone di coinvolgere gli studenti in un percorso triennale di:

 Conoscenza delle riserve naturali dello stato e delle foreste demaniali;

 Scoperta degli habitat naturali più vicini al proprio territorio e delle specie animali e vegetali che li popolano;
 Individuazione di quelle aree dove l’ambiente appare più bisognoso di cure, anche all’interno del proprio plesso scolastico; scegliere le specie vegetali più consone per quell’area e metterle a dimora, prendendosene cura. i Centri Nazionali di Biodiversità Forestale (CNBF) di Peri (VR) e Pieve Santo Stefano (AR) saranno i protagonisti di una epocale coltura di piccoli alberi e specie vegetali autoctone, individuate appositamente per idoneità all’area in cui verranno messe a dimora. I vivai forestali dislocati nei 28 Reparti Carabinieri Biodiversità contribuiranno a questa coltura, partecipando alla ricerca di particolari specie locali che rischiano di scomparire, per favorirne il ripristino.
 Conoscere i vantaggi per l’ambiente derivanti dalla presenza di più specie arboree: più piante metteremo a dimora maggiore sarà il risparmio di CO2.

 

Ognuna delle 3 annualità sarà caratterizzata da un percorso e un obiettivo che si concluderanno al termine dell’anno scolastico. Ogni anno sono previsti almeno due incontri con i bambini ed una visita della classe presso un centro scoperta dei Carabinieri della Biodiversità. Durante gli incontri in classe, il personale dei Carabinieri Forestali coinvolgerà gli studenti in attività di riconoscimento delle caratteristiche degli ambienti naturali circostanti e proporrà azioni utili a migliorare la qualità ambientale delle aree verdi e non.

Gli studenti potranno verificare i progressi su una mappa digitale che individuerà i luoghi in cui sono stati piantati gli alberi. Alla fine dei tre anni la mappa sarà il risultato concreto dell’impegno degli studenti e dei Carabinieri della Biodiversità per aumentare la superficie verde e il conseguente risparmio di anidride carbonica. Grazie al contributo degli studi effettuati dall’UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA (DAFNE) potranno essere confrontate le curve di accrescimento delle piante con i dati relativi allo stoccaggio di CO2. Gli esperti della TUSCIA (con i quali è attiva una collaborazione con il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità) potranno intervenire per spiegare agli studenti l’importanza di un bosco maturo per la qualità dell’ambiente e di conseguenza per la salute umana.

Referente per la scuola: maestra Mariagrazia